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Cuba

Bandiera

bandera_cubana Il vessillo nazionale è quello del triangolo rosso la stella solitaria creato da Narciso Lòpez nel 1849. La prima bandiera concepita per le lotte indipendentiste fu creata dal bayamese Joaquìn Infante nella prima decade del secolo XIX, come stendardo di lotta di una cospirazione separatista che si svolse nella capitale dell’Isola nel 1809-1810. I colori scelti furono il verde, il violetto e il bianco, non perché rappresentassero gli ideali dei cospiratori ma perché “…non si è a conoscenza che altra nazione li abbia utilizzati”, come allora spiegava il suo promotore.
Esistettero anche altre bandiere, come quella della cospirazione de Los Soles y Rayos de Bolìvar, con il centro azzurro turchese e nella parte centrale un sole brillante di colore argento all’interno di una circonferenza cremesi.
Secondo lo scrittore Cirilo Villaverde, il vessillo nazionale fu creato dal generale Narciso Lòpez nel 1849 e la prima bandiera fu cucita dalle mani di Emilia Torlòn. I colori scelti, secondo quanto riferito da Villaverde, furono ispirati agli stessi che già erano stati dati alle bandiere di altri popoli e che rappresentavano l’ideale di libertà di tutti gli uomini del mondo.
La stella solitaria a cinque punte rappresentava lo stato libero, indipendente e sovrano che doveva essere Cuba. Il rosso rappresentava l’unione dei cubani, situato dentro un triangolo come chiara allusione alla triade degli ideali francesi di libertà, uguaglianza e fraternità. Le fasce bianche per la purezza e virtù mentre quelle azzurre (tre come i dipartimenti nei quali si divideva l’Isola) sottolineavano gli elevati e celestiali ideali dei patrioti.
La Legge N° 42 dell’Assemblea Nazionale recita: la sua forma è rettangolare, di doppia lunghezza rispetto alla larghezza, composta da cinque fasce orizzontali della stessa larghezza, tre di colore azzurro turchese e due bianche disposte in forma alternata. Un triangolo equilatero di colore rosso, in uno dei suoi estremi, di cui un lato è verticale, occupa tutta l’altezza della bandiera e costituisce il suo bordo fisso. Detto triangolo ha al centro una stella bianca a cinque punte, inscritta in una circonferenza immaginaria, il cui diametro è uguale a un terzo dell’altezza della bandiera, con una delle punte rivolta verso il bordo superiore della bandiera.

Scudo

Escudo Lo Scudo Nazionale si ispira a quello disegnato dal poeta Miguel Turbe Tolòn, seguendo le idee che gli furono trasmesse da Narciso Lòpez per la Bandiera Nazionale. Quello attuale differisce lievemente da quello nato originalmente nel 1849 e che fu creato come immagine per il periodico La Verdad, diretto da Turbe a New York e che fu usato da Lòpez per sigillare le comunicazioni e i buoni che, in qualità di capo del governo provvisorio di Cuba, emise fra il 1850 e il 1851.
La sua forma attuale fu adottata nell’Assemblea di Guàimaro, alla fondazione della Repubblica di Cuba. Secondo la Legge 42 dell’Assemblea Nazionale, è Simbolo della Nazione.
Lo Scudo rappresenta la nostra Isola. È formato da due archi di cerchi uguali, che si tagliano creando una concavità del tipo di uno scudo ogivale ed è suddiviso in tre corpi, spazi o quartieri. Cuba, come chiave del Golfo del Messico, l’unione dei cubani, il sole della libertà, i colori della bandiera e il tipico paesaggio nazionale, sono presenti nello scudo.
Nel disegno compare un berretto frigio di colore rosso – emblema adottato dalla Rivoluzione Francese – rivolto verso destra e che si distingue nella parte superiore. Questo berretto, nel passato, era solito essere portato dagli uomini che avevano ottenuto la libertà. In esso compare, nella sua parte centrale, una stella bianca a cinque punte, con una di esse rivolta verso l’alto e che, come nella bandiera, rappresenta lo stato indipendente.
Lo Scudo è sostenuto da un fascio di undici bastoni, uniti da un nastro rosso messo a croce che sta a significare l’unione che dà la forza.
Il corpo superiore orizzontale rappresenta un mare con due promontori, montagne o punte terrestri ai lati, che sta a significare la posizione di Cuba fra le due Americhe e la nascita di una nuova nazione. Chiude lo stretto una chiave dorata di corpo massiccio, collocato su un fondo azzurro marino, con la leva verso il basso. Sullo sfondo un sole nascente manda i suoi raggi in tutto il cielo del paesaggio, che ricorda il posto di Cuba: la “chiave del Nuovo Mondo”, il nesso fra America ed Europa e fra il nord e il sud dell’America, così come il sorgere luminoso del nuovo stato.
Nel quartiere inferiore sinistro figura al centro un paesaggio di un verde terreno piano e montagnoso, in un cielo azzurro e chiaro, che simboleggia il nostro territorio nel suo contenuto più naturale e appropriato e nel quale spicca una palma, la palma reale, l’albero che identifica tutto ciò che è cubano, con la gemma della sua foglia centrale nella parte più alta, emblema del carattere inflessibile del popolo.
Il quartiere inferiore destro ha cinque fasce di uguale larghezza, di colore alternato azzurro turchese e bianco e inclinate tutte da sinistra verso destra, che si associano alla bandiera. Queste fasce bianche e azzurre rappresentano la divisione dipartimentale dell’Isola in epoca coloniale.
Senza superare la sua altezza, un ramo di alloro e un altro di quercia fanno da contorno allo scudo alla sua sinistra e destra, rispettivamente. Il primo rappresenta la fortezza e il secondo la vittoria.

(Fonte: Historia de Cuba, 1492-1898; formaciòn y liberaciòn de la naciòn/Eduardo Torres Cuevas y Oscar Loyola Vega. Ciudad de la Habana, Editorial Pueblo y Educaciòn, 2002. 404 p., ilust.).

Inno

È’ un inno di battaglia, scaturito nel fragore della battaglia, ascoltato nella battaglia e chiama a difendere la Patria nella battaglia.
L’Inno di Bayamo è il Simbolo della Nazione, il cui testo e melodia furono composti da Perucho (Pedro) Figueredo e fu cantato nella sua forma originale il 20 ottobre 1868, alla presa della città di Bayamo da parte delle truppe indipendentiste.
Fu creato nel 1867 ed è indissolubilmente legato al processo stesso della genesi della prima lotta per la liberazione di Cuba. Fu chiamato La Bayamesa, per essere stato creato a Bayamo e con una chiara allusione alla già nota Marsigliese della Francia.
Giovedì 11 giugno 1868, nella Chiesa Maggiore di Bayamo, durante un solenne Te Deum e per le festività del Corpus Christi, di fronte ad alte personalità del governo e al popolo di Bayamo, fu suonata per la prima volta la musica.
Il 18 ottobre dello stesso anno comincia la presa di Bayamo e alle 23.00 del giorno 20, fu firmata la resa. Nel giubilo per la vittoria e il canticchiare incessante della musica da parte della folla, Figueredo estrasse dalla sua tasca carta e matita e, restando in sella al suo cavallo, creò i versi per la melodia ormai nota e li distribuì ai convenuti. Nasceva così, sulle labbra del popolo e durante i combattimenti per la liberazione, l’Inno Nazionale di Cuba.

Al combate corred bayameses,
que la Patria os contempla orgullosa.
No temáis una muerte gloriosa,
que morir por la Patria ¡es vivir!
En cadenas, vivir es vivir,
en afrenta y oprobio sumido.
Del clarín escuchad el sonido,
¡a las armas valientes corred!

(Alla battaglia correte bayamesi,
che la Patria vi osserva orgogliosa.
Non temiate una morte gloriosa
Che morir per la Patria, è vita!
In catene, vivere è vivere,
nel disonore e infamia sommessa.
Del clarino ascoltate il suono
E correte alle armi con valor!)

FIORE NAZIONALE – Mariposa

mariposa_3Il Fiore Nazionale di Cuba è anche conosciuto come “caña de àmbar” (canna di ambra) e il suo nome scientifico è Hedychium Coronarium Koenig, della famiglia delle Zingiberacee (alpinacee). Il suo nome viene dalla somiglianza all’insetto lepidottero. Non è endemico di Cuba, bensì dell’Asia, ma sui fertili margini di fiumi e ruscelli, così come in altri luoghi umidi, è stato favorito dal gradevole clima e si è adattato meravigliosamente al suolo cubano. Fu nel 1936 che i botanici del Jardìn de la Paz in Argentina chiesero ai loro omologhi cubani di determinare quale potrebbe essere stato il fiore nazionale. Il 13 ottobre dello stesso anno, fu scelta la mariposa, dovuto al fatto che il suo colore bianco rappresenta la purezza degli ideali indipendentisti, è simbolo di pace, è un elemento presente nelle fasce della bandiera nazionale, così come la forma dei suoi fiori uniti allo stelo centrale sono simbolo dell’unione dei cubani. È, inoltre, paradigma della grazia e leggiadria della donna cubana e, secondo la tradizione orale, si narra che durante le guerre di indipendenza, in questi fiori raccolti in veli e scialli si nascondevano messaggi per l’esercito liberatore.

UCCELLO NAZIONALE – Il Tocororo

tocororo È un uccello endemico di Cuba, dai colori belli e vistosi. Il suo nome scientifico è Priotelus Temnurus, dell’ordine dei Trogoniformi e appartenente alla famiglia Torgodinae. È l’unico sull’Isola di questa famiglia, alla quale appartiene il quetzal, uccello nazionale del Guatemala. Chiamato dagli aborigeni cubani “guatini” – nome che gli si continua a dare in alcune provincie orientali – vive in tutto il paese in luoghi boscosi, di preferenza in montagna. Non si caratterizza per grande mobilità ed è solito riposare per lungo tempo con il collo raccolto, rimanendo così come estasiato di fronte al paesaggio e abbandona questa posizione solo per procacciarsi il cibo. In quel momento i suoi movimenti sono rapidi e precisi, sebbene a brevissima distanza. È l’uccello nazionale per due motivi: il suo splendido piumaggio dai colori vivaci e per la sua resistenza alla cattività. Considerato come l’uccello più bello di Cuba, parte del suo piumaggio verde ricorda i campi, il suo petto di piume bianche, il suo ventre di piumaggio rosso e le piume azzurre della sua testa completano il chiaro simbolismo del vessillo nazionale.

ALBERO NAZIONALE – La Palma Reale

palmas1È riconosciuta dai cubani come la regina dei campi, per la maestosità della sua struttura, per la sua altezza peculiare, per l’utilità che rivela e per essere, inoltre, il più numeroso fra gli alberi dell’Isola. La Palma Reale, il cui nome scientifico è Roystonea Regia O. F. Cook, appartiene alla famiglia delle palmacee, è un albero alto, eretto che raggiunge generalmente fra quaranta e cinquanta piedi di altezza, coronato da un bellissimo pennacchio di foglie pinnate, capace di suscitare una tale ammirazione che molti poeti e musicisti hanno cantato la sua eleganza. Fioriscono e crescono i suoi frutti durante quasi tutto l’anno e da tempo immemore fu utilizzata dagli aborigeni cubani per soddisfare alcune fra le necessità più vitali, dall’alimentazione per gli animali da allevamento fino al legno per la costruzione di case e le foglie per i tetti. La sua forte presenza nello Scudo Nazionale, rappresenta la libertà e indipendenza della giovane repubblica cubana, simbolo del rigoglio e fertilità del suo privilegiato suolo e, contemporaneamente, è il più utile dei suoi alberi.